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Il LASER per la Retina.

 

La posizione della retina (a sinistra) e la sua struttura.

La retina è quella membrana posta all’interno dell’occhio, che consente la visione; se immaginiamo l’occhio come una piccola e perfetta macchina fotografica, la retina è simile alla pellicola.

Si tratta di un tessuto delicatissimo e sottilissimo, che presenta al suo interno ben dieci strati di cellule che, per costituzione e funzioni, sono da considerarsi, di fatto, come cellule cerebrali; tali cellule sono in numero fisso dalla nascita e non sono in grado di riprodursi se danneggiate: pertanto ogni malattia della retina è una malattia importante.

 

Effetto curativo del laser sui danni della retina.

Il Laser.

Si tratta di un fascio di luce molto concentrato e sottilissimo in grado di trattare punti della retina piccolissimi e con grande precisione, sotto diretto controllo dell’oculista (attraverso la pupilla dilatata). In questo modo il raggio passa attraverso la cornea e il cristallino (le lenti trasparenti dell’occhio) senza danneggiarle e va a colpire il fondo dell’occhio, dove è utile la sua azione. Pertanto l’intervento col laser NON comporta, come un vero intervento chirurgico, l’esecuzione di una apertura o una puntura per accedere all’interno del bulbo oculare e NON richiede anestesia, perché non dà alcun dolore, al massimo un leggero fastidio (per questo si istilla qualche goccia di collirio prima di applicare il laser).

 

Le malattie trattabili con Laser:

    Retinopatia diabetica (a sinistra), trombosi venosa ed emorragie all'interno dell'occhio: tutte malattie trattabili col laser.

  1. Malattie del microcircolo quali il diabete, l’ipertensione, le trombosi dei vasi retinici, le malattie genetiche: in questi casi possono esserci delle zone retiniche che rimangono senza adeguato apporto di sangue perché i vasi che le irrorano tendono a chiudersi; questo stimola la formazione di altri vasi, che però, essendo anche essi anomali, si rompono dando sanguinamento. Questo, se ripetuto, tende a portare a cicatrici interne all’occhio che possono distaccare la retina.
    Tali zone sono ben visibili con una fluorangiografia e possono essere trattate col laser affinché non stimolino più la formazione di arterie anomale.
  2. Vari tipi di fori della retina, circondati da sbarramento laser: questo consente la loro stabilizzazione DEFINITIVA.

  3. Distacco di retina, dovuto o a traumi o a “fori” nella retina. A parte i traumi, che tagliano la retina bruscamente, molte persone, spesso senza accorgersene, hanno delle zone della retina sottili che, col tempo, possono rompersi, anche senza alcuna causa esterna. Se la retina si solleva si danneggia e non funziona più, a meno di non intervenire tempestivamente.
  4. Il laser è in grado di bloccare i distacchi iniziali (per quelli estesi si dovrà ricorrere alla Chirurgia Retinica, vedi "Retina”) e le rotture, creando una barriera permanente e DEFINITIVA.

    Malattia maculare (a sinistra), ben evidente alla fluorangiografia (al centro). A destra, dopo trattamento laser, si assiste alla normalizzazione del quadro e alla scomparsa delle emorragie.

  5. Malattie della MACULA, cioè quella parte della retina dove vanno a fuoco i raggi visivi, e che serve per la visione distinta (quella che si misura in decimi). E’ la parte più importante e quella purtroppo, più delicata. Si può danneggiare per varie cause sia nei giovani che negli anziani, configurando una cosiddetta MACULOPATIA, situazione in cui vi è una vista ridotta o deformata. La fluorangiografia e l’OCT sono importantissimi per una diagnosi corretta.
    Spesso, ma purtroppo non sempre, è possibile intervenire col laser, riducendo la deformazione dell’immagine e impedendo la progressione verso una forte perdita visiva (ipovisione).

E anche possibile intervenire con farmaci anti-angiogenici (anti-VGF), la forma più moderna di intervento (vedi Maculopatie).